New 42nd Street Studios – New York

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specifiche
200 ParLite Led (forniti da ICD - distributore USA per Coemar) Coemar illumina i New 42nd Street Studios Situati tra la Settima e l'Ottava Avenue di New York, i New 42nd Street Studios sono un importante punto di riferimento per la comunità artistica della città. Con i suoi dieci piani e oltre 25.500 metri quadrati, l’edificio ospita non solo tre piani di uffici, ma anche un totale di 14 sale di prova, due delle quali possono essere utilizzate come sale riunioni. La struttura appartiene ed è gestita dal New 42nd Street Inc., creata come organizzazione indipendente e senza scopo di lucro per assumere la gestione a lungo termine di sette teatri storici dell'isolato. La società ha recentemente incaricato la lighting designer, Anne Militello della Vortex Lighting di Los Angeles, di rinnovare l'edificio, sostituendo l’illuminazione che aveva progettato all'inizio del nuovo millennio con un innovativo sistema a LED costituito da apparecchi Coemar. Un’illuminazione pensata per distinguersi in mezzo al dinamismo delle insegne e della cartellonistica di Times Square. Quando lo studio di architettura Platt Byard Dovell ha concepito i New 42nd Street Studios, ha ideato una facciata che creasse campi astratti di colori mutevoli, convincendo la New 42nd Street Inc. a rinunciare alla consueta segnaletica di Times Square (così facendo l’edificio resta di fatto l'unico privo di manifesti digitali o statici in tutta la piazza). La struttura combinava vetro semplice e satinato con lamelle veneziane. Quando il 21 giugno del 2000 è stato inaugurato questo progetto da 7 milioni, la nuova facciata creata da Anne Militello era illuminata prevalentemente con luce alogena, con quattro elementi luminosi principali. Soluzione che le è valsa subito le lodi della Illuminating Engineering Society. Ma con l'inizio della crisi energetica, i New 42nd Street Studios sono stati costretti in una prima fase a ridurre le ore di funzionamento dell'illuminazione ad alto consumo energetico, per poi valutare la possibilità di spegnerla del tutto o di ripensarla completamente. Fortunatamente la scelta è ricaduta su quest'ultima soluzione e 18 mesi fa Anne Militello è stata ricontattata. Con la nuova generazione di illuminazione a LED allo stato solido e la sua recente evoluzione in termini di luminosità ed efficienza, Anne Militello ha ripensato il progetto, con l’obiettivo non solo di valorizzare l’assetto creativo, ma anche di ridurre drasticamente i costi e consumi energetici fino al 90%. La designer ha valutato tutte le opzioni disponibili. "Il primo progetto risaliva a un'epoca precedente all'arrivo dei LED. Oggi possiamo contare su aziende importanti e pietre miliari come Color Kinetics, ovviamente, ma sapevo che dovevano vagliare tutte le alternative: volevo ampliare le prospettive e ho testato prodotti da ogni parte". Alla fine ha organizzato una prova per testare in loco diversi prodotti provenienti da Canada, Germania, Stati Uniti e Italia. "Il LED ParLite di Coemar era di gran lunga il più luminoso", ha detto. "Inoltre, potevamo contare su un ottimo rappresentante qui negli Stati Uniti [Gary Mass, del distributore americano di Coemar Inner Circle Distribution] che ha lavorato al mio fianco, facilitando l’acquisto e l'invio degli apparecchi". Sebbene il ParLite LED fosse compatto e con un'elevata resa, all'epoca non disponeva di un alloggiamento PAR. Tuttavia, la piastra posteriore poteva essere cambiata per ottenere un grado di protezione IP66 più elevato per l'uso all'aperto. "Quando è uscita la configurazione PAR era ancora più robusta, in grado di resistere ai brutali inverni di New York e al caldo dell'estate". Gli alloggiamenti PAR sono stati debitamente forniti, consentendo alla lighting designer di sostituire 168 degli apparecchi da 600W esistenti con apparecchi da 36W, senza problemi. "Le unità Coemar hanno risposto in modo eccellente", ha dichiarato. Sono stati richiesti altri apparecchi per ottenere una più ampia diffusione della luce. "Sono felice di non essere stata costretta a ridurre il numero totale di luci utilizzate, perché non avrebbe funzionato in altro modo". Dove i LED ParLite sono fissati direttamente al muro, sono stati disposti su ogni piano; sul resto della superficie a vetri invece, gli architetti hanno costruito un'armatura che sporge e sostiene le alette in acciaio inox, che a loro volta ricordano le veneziane. "Su ogni piano c'è una passerella per la pulizia delle finestre: abbiamo posizionato le luci su queste passerelle e le abbiamo puntate verso l'alto e lontano dall'edificio, regolando poi l'angolo delle lamelle metalliche in modo che si riflettessero perfettamente sulla strada". Allo stesso tempo, la facciata è stata riprogettata estendendo le canaline che sostenevano le unità Coemar, il che ha richiesto l'installazione di nuove staffe. Dopo aver definito il progetto, Militello si è concentrata sulla resa video e sulla consegna. "Poiché il sistema di controllo ci permetteva di spaziare con un’infinità di soluzioni, ho realizzato una serie di circa 700 dipinti in movimento: da un vivace zig zag a una morbida luce rosa. Con il Pharos [sistema di controllo architettonico] potevamo realizzare video direttamente nel mio studio, salvarli in Final Cut Pro e caricarli nel sistema per proiettarne qualsiasi estratto, dall'Empire State Building alla World Trade Tower". Data la scarsa risoluzione della tela, c'è stato spazio anche per la sperimentazione. "Abbiamo fatto dei ritratti in arancione e turchese, creando persino degli uccelli che attraversano l'edificio alto 70 metri e largo 20 metri". In altre parole, ha creato una festa di colori saturi e fluidi. L'illuminazione è attivata quotidianamente da un orologio che utilizza due dispositivi Pharos, distribuiti negli Stati Uniti da ETC; questi sono stati programmati dallo straordinario artista freelance di Broadway, Ryan O'Gara, con un controller DMX ETC Expression (che parla direttamente con gli apparecchi DMX Coemar). Il risultato è uno spettacolo che si attiva al crepuscolo e si spegne alle 2 di notte. Le immagini vengono inserite nel Pharos e vengono riprodotti spettacoli sempre diversi grazie alla tecnologia pixel-mapping. "Abbiamo spinto la console al limite e le abbiamo fatto fare cose che non le erano mai state chieste prima", ha detto Militello. Per il progetto viene utilizzato il mix RGB dei proiettori Coemar, mentre sullo sfondo è presente un wall wash fluorescente, con gel teatrali blu che garantiscono la profondità di campo. Lavorando in una delle strade più trafficate di New York, Ryder Construction Inc. è stata incaricata di gestire l'installazione, insieme ai fornitori di attrezzature PRG. Il progetto doveva rispettare una scadenza ravvicinata di sei settimane per consentire l'inizio della programmazione e la messa in funzione della nuova opera in settembre. Anne Militello è orgogliosa della reazione alla sua straordinaria architettura luminosa. "Il New Yorker Magazine l'ha definita una delle architetture più importanti degli ultimi 40 anni e per me è stata un'esperienza incredibile. Quando scendo dalla metropolitana a Times Square mi sembra di tornare a casa". "I locali notturni e gli spettacoli dal vivo vanno e vengono, ma incantano e intrattengono così tante persone. Sono felice di aver dato il mio contributo a questa magia".
  • Anne Militello - Vortex Lighting
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